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Senecio angulatus L.f., 1782

Classification

Nome scientifico: Senecio angulatus L.f., 1782
Nome vernacolare: Senecione angolato

Règne: Plantae
Embranchement:
Classe: Equisetopsida
Ordre: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genre: Senecio
Origine: Africa del Sud

Descrizione

Il senecione angolato è una specie di liana proveniente dal Sud Africa che può formare grandi coperture alte da 2 a 10 metri. Gli steli sarmentosi, rigidi e solidi da 1 a 1,5 cm di diametro, gli permettono di arrampicarsi su altre piante. Naturalizzato sulla costa mediterranea, la fioritura avviene da novembre a marzo e genera un'infiorescenza di corimbi gialli composti da 3 a 6 fiori da 6 a 8 mm di lunghezza. I frutti sono acheni ciliati coperti di setole. Le foglie sono di colore verde chiaro, spesse, peziolate e disposte alternativamente sul gambo. Questa specie è riconoscibile per le sue foglie carnose e lobo-dentate. Può essere confusa con Senecio petasitis, Senecio deltoideus e Delairea odorata.

Comportamento e ciclo biologico

Il senecione angolato è una specie che si riproduce per via vegetativa: o mediante succhioni e talee ma anche con la riproduzione sessuale. I fiori sono impollinati dal vento (anemocoria).

Distribuzione geografica

Il senecione angolato è ben rappresentato sul litorale mediterraneo particolarmente nelle alpi marittime, il Var, i Pirenei orientali e la Corsica, nonché in Italia.

Ecologia e habitat

Il senecione angolato è una specie che si trova in diverse condizioni di soleggiamento (sole pieno, sole medio e metà ombra) ma resiste alle basse temperature. Spesso si trova vicino alle case, e propagandosi dai giardini ha colonizzato ambienti naturali come macchia e le rocce costiere.

Riproduzione e diffusione

Il senecione angolato è stato coltivato come pianta ornamentale e si propaga per talea. In rapida crescita durante tutto l'anno, sfrutta le aree disboscate ai margini delle foreste per insediarsi.

Osservazione

Impatti noti

Il senecione angolato, come la maggior parte dei Senecio, è considerato tossico per il bestiame e per gli esseri umani. Ecologicamente, il senecione angolare è dannoso per le specie autoctone perché forma popolamenti densi soffocando la vegetazione del suolo, ma anche gli alberi che invade.