Vespa velutina nigrithorax du Buysson, 1905
Classification
Nome scientifico: Vespa velutina nigrithorax du Buysson, 1905
Nome vernacolare: Calabrone asiatico o calabrone a zampe gialle
Règne: Animalia
Embranchement: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Hymenoptera
Famiglia: Vespidae
Genre: Vespa
Origine: Asia sud-orientale
Descrizione
Il calabrone asiatico (Vespa velutina), pur distinguendosi per la diversa livrea dal calabrone occidentale, chiamato calabrone europeo (Vespa crabro), può essere, ad un’esame superficiale, facilmente confuso con quest’ultimo. Il calabrone asiatico, tuttavia, ha una dimensione più piccola, tra i 17 e i 32 mm, presenta un'ampia fascia giallo-arancio (nel quarto segmento dell'addome, vicino al pungiglione) e una stretta linea gialla sul primo segmento dell'addome. La sua testa è nera con una faccia giallo-arancio, torace nero e ali scure. Le zampe del calabrone asiatico sono bicolore: nere in prossimità del torace e gialle all’estremità. Il calabrone europeo ha invece l’addome più giallo con strisce nere e può essere osservato sia di giorno che di notte. Le zampe del calabrone europeo sono interamente marroni. Può anche essere confuso con la vespa Dolichovespula media, la vespa comune (Vespula vulgaris) o la scolia dei giardini (Megascolia maculata).
Comportamento e ciclo biologico
Il calabrone asiatico è più agile in volo del suo cugino europeo. È in grado di librarsi per lunghi periodi di tempo davanti agli alveari; si posiziona davanti agli ingressi dell'alveare e cattura le api che entrano e quelle che escono per nutrirsi. Il calabrone europeo è osservato durante il volo notturno, mentre il calabrone asiatico rimane spesso confinato nel suo nido dopo il tramonto. Nel mese di settembre-ottobre al più tardi, le colonie di calabroni asiatici si estinguono e solo giovani femmine fecondate svernano per fondare le proprie colonie nella primavera successiva. Le colonie vivono il più delle volte in nidi posizionati in alto, sugli alberi.
Distribuzione geografica
In Francia, il calabrone asiatico è stato visto per la prima volta nel dipartimento Lot-et-Garonne nel 2004, per poi diffondersi rapidamente in altri dipartimenti. Probabilmente è stato introdotto con merci di origine cinese. Si è poi diffuso naturalmente al resto dell'Europa occidentale, arrivando in Italia nord-occidentale nel 2012.
Ecologia e habitat
Il calabrone asiatico vive in colonie composte da una regina, da 1000 a 3000 operaie e decine di migliaia di larve. In primavera, le regine costruiscono un nido in cui depongono le uova. Il nido è sferico o ovoidale (40-80 cm di diametro) e si trova a più di 1 m di altezza. Quando nascono le prime operaie si dedicano subito alla raccolta del cibo per la colonia, la regina si dedica alla deposizione delle uova. Verso la fine dell'estate/inizio autunno nascono i maschi e le giovani regine che cercano rifugio invernale per rifondare una nuova colonia in primavera.
Riproduzione e diffusione
Il calabrone asiatico crea il proprio nido in alto nelle aree urbane. Di solito è sufficiente un solo nido perché se ne formino altri cinque nella stagione successiva, quando le condizioni lo permettono. Il calabrone asiatico è elencato nell'Appendice al regolamento europeo 1143/2014 sulla prevenzione e la gestione dell'introduzione e della diffusione di specie esotiche invasive.
Osservazione
Impatti noti
Il calabrone asiatico ha un impatto comprovato su un'ampia varietà di ragni e insetti, tra cui le api domestiche, di cui si nutre in grandi quantità. Può quindi avere un impatto significativo sull'apicoltura. Oltre a visitare gli alveari, i calabroni asiatici causano stress sulle colonie di api, condizionando l’attività di volo delle bottinatrici. Gli studi scientifici non hanno finora mostrato impatti.
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